L’epoca medievale viene comunemente suddivisa in due momenti: l’Alto Medioevo, convenzionalmente iniziato nel 476 alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, e terminato intorno all’anno 1000, e il Basso Medioevo, conclusosi alla scoperta dell’America nel 1492.
I “secoli bui”
L’espressione “secoli bui” è spesso associata a tutto il periodo medievale, anche se sarebbe più opportuno legarla soltanto alla prima parte dell’Alto Medioevo. È in quegli anni che lo sgretolamento della civiltà romana causa la nascita dei regni romano-barbarici in Italia, che avranno come conseguenze principali la nascita del Sacro Romano Impero e l’ascesa del primato della Chiesa di Roma e del Papa.
Questo è anche il periodo in cui guerre, carestie e malattie decimano la popolazione, favorendo la diffusione del feudalesimo, della religione cristiana e del fenomeno del monachesimo, fattori che hanno avuto nella nostra immaginazione un impatto molto forte.
Dalla nascita delle città alle monarchie nazionali
Il Basso Medioevo ha inizio dopo l’anno 1000, in concomitanza con un periodo di rinascita economica e culturale: al miglioramento delle tecniche agricole (e delle condizioni climatiche), si assiste a un aumento del flusso dei commerci; si registra di conseguenza una forte crescita della popolazione che poco a poco consentirà lo sviluppo dei comuni e successivamente delle città, da cui la nascita del ceto borghese.
L’epidemia causata dalla peste nel ‘300 causerà un nuovo drammatico calo della popolazione e una gravissima crisi economica, ma si rivelerà una breve pausa nella crescita complessiva del benessere europeo: già dopo pochi anni, mentre il potere papale inizierà a scricchiolare sotto i colpi delle nascenti monarchie nazionali in Inghilterra, Francia e Spagna, scienza ed esplorazione geografica rimetteranno l’uomo a centro del proprio destino.